Ci sono delle situazioni che vanno specificate in modo chiaro e netto.
Molte persone, per il solo fatto di avere degli investimenti ed un interlocutore saltuario, sono convinti, in buonissima fede, per carità, di avere un VERO consulente o Promotore Finanziario, ma alla prova dei fatti non è per nulla così.
In questo post ti fornisco 5 elementi di spunto per valutare se sei un “fortunato” o se sei solo un numero per il tuo istituto.
Buona Lettura.
-
Attenzione al tuo Dossier Titoli
Di solito quando mi trovo ad analizzare dei Dossier Titoli di alcune persone che ancora non sono miei clienti, mi imbatto in una situazione, purtroppo, troppo uguale a se stessa.
Pur essendo, magari, il cliente più importante per quella banca, raramente il tuo Dossier Titoli si discosta da una composizione standard.
Un numero alto (60-70%) di obbligazioni della banca presso la quale hai il conto, un altro 20% di azioni di aziende che CONOSCI TU (comunque quotate sul mercato italiano) il rimanente del tuo patrimonio spalmato tra 1-2 polizze, 1 fondo e, nei casi più rari qualche Certificates.
Non c’è cosa che mi fa arrabbiare di più!
Ti dico il perché questa diversificazione è un orrore.
Partiamo dalla gran parte del tuo patrimonio: le obbligazioni bancarie.
Questo strumento viene USATO, dalla Banca che dovrebbe farti guadagnare, come un mezzo per poter continuare a sopravvivere.
Un titolo obbligazionario, infatti, non è altro che un modo che usa la Banca per finanziarsi.
Ti chiede soldi in prestito, pagandoli spesso a tassi irrisori o, molto più pericoloso, fuori mercato (facendo leva sui cosiddetti “tassi civetta”, ma non rendendosi conto che oggi l’utente è molto più informato rispetto al passato) per poter CONTINUARE A FARE LA BANCA!!!
Hai capito bene.
Se non vende/colloca la quantità di titoli che ha emesso ha PROBLEMI DI STABILITA’.
Una Banca non è solida solo perché ha la filiale sotto casa tua o perché l’ufficio nel quale ti riceve è elegante ed in posizione centrale!
Per sapere se la tua banca è solida (anche in previsione del Bail-In che entrerà in vigore dal 2017) basta chiedere al tuo promotore o al direttore o a chi ti trovi davanti 3 semplici dati:
- Core Tier 1 Per avere un’idea della sua stabilità patrimoniale
- Rapporto Prezzo/Utile Se non fa utili come può continuare a fare impresa, come va avanti?
- Texas Ratio Ovvero quanto i crediti deteriorati (quelli che, con molta probabilità, non rientreranno più) pesano sul patrimonio netto. Per farti un esempio negli Stati Uniti CHIUDONO le Banche se questo indice supera 100 (e si preoccupano e chiedono interventi quando è a 15) ed in Italia ci sono Banche che lo hanno ad oltre 140!
Se nicchia o non te li fornisce “Cliente hai un problema!”
I titoli obbligazionari, come tutti i titoli oggi, hanno un grado di sicurezza ed un rating derivante dalle aziende che li emettono.
Rifletti su questo:
con l’applicazione delle Clausole di azione collettiva sui titoli di Stato (CACS) non sono sicuri neppure i titoli di stato emessi dal 01.01.2013 con durata superiore a 12 mesi. Perché dovrebbero esserlo i titoli di debito emessi da un’azienda privata come la banca (che magari non ha neanche i conti in ordine)???
Tu presteresti soldi ad un’azienda che non fa utili, ha più debiti che patrimonio e non è solida? Perché allora li dai ad una Banca con queste caratteristiche?
Veniamo alla parte minoritaria del portafogli: azioni di aziende che conosci
Questo comportamento è definito da quelli “bravi bravi bravi in modo assurdo” Domestic Bias
Ovvero un errore finanziario che si basa sulla conoscenza del nome, ma non dei dati.
Scelgo (e compro) sui mercati azionari, tramite piattaforme od operatori specializzati, titoli azionari singoli di quell’azienda della quale sono anche cliente (grandi marchi automobilistici o industrie energetiche varie) SOLO perché hanno un nome familiare, senza controllare l’unica cosa che conta: I NUMERI.
Quando vedo in TV offerte di acquisto di azioni pubblicizzate come se fossero pannolini o cibo per gatti a me sale la bile fino agli occhi!
Queste aziende collocano lo strumento finanziario più pericoloso in assoluto senza consulenza (e leggere di corsa la frasetta “obbligatoria” alla fine dello spot NON E’ CONSULENZA) contando solo sul fatto che la gente conosce il nome!
La parte minore del portafoglio è, di solito, destinata a questi prodotti “minori” come Fondi, Certificati o altro; certamente poco interessanti per la banca.
Ti sei ritrovato in qualche frase di queste? Compila SUBITO il modulo di contatto ed analizziamo il tuo Dossier Titoli, senza impegno, si capisce…
-
Offerte…ma solo se te ne accorgi
Ti accorgi di essere solo un numero per la Banca anche quando, accorgendoti di offerte migliori, di tassi più convenienti, di possibili risparmi o guadagni, ti presenti allo sportello o, nei casi più importanti, dal consulente della filiale, pronto a spostarti per usufruire dei vantaggi e lui/lei ti dice “candidamente”: “ma anche noi possiamo farle questi tassi” (o quello per cui eri andato a spostare il tuo capitale).
E allora perché non dirlo prima!!!
Perché aspettare che sia tu a muoverti, spesso con intenti bellicosi, invece di chiamarti, visto che magari sei cliente da diversi anni di quella filiale (ma hai visto andare e venire diversi direttori, cassieri e consulenti)?
Magari eri “il prossimo ad essere chiamato” ti “avrebbero chiamato di lì a poco”…forse sei solo sfortunato…o forse no?
Chiediti quand’à stata l’ultima volta che sei stato chiamato per avere un vantaggio dalla tua banca?
Troppo tempo passato?
Compila il form di contatto!
-
Diversificazione
Questo paragrafo è legato al primo.
Come puoi pensare di non essere un numero se non hai una pur minima diversificazione in fatto di investimenti?
Non parlo solo a livello di strumenti (ne parlo abbondantemente al punto 1), ma anche di orizzonti temporali, di valute, di aree geografiche, di potenziali di crescita.
Hai solo obbligazioni di quella banca?
Che tipo di intervista ti hanno fatto nel momento in cui ti hanno proposto di impiegare i tuoi soldi?
Le uniche motivazioni sono state che sono sicure ed il rendimento (in termini assoluti e non contestualizzati)?
Come reagiscono i tuoi investimenti alle oscillazioni del mercato (e per mercato non intendo solo quello azionario. Sai perfettamente che ci sono anche i mercati obbligazionari e monetari).
Quanti titoli hai in portafoglio?
Di che tipo?
Troppe domande senza risposta?
E’ ora di sentirci!
-
Contatti, con quale frequenza (anche in casi eccezionali-solo per vendere?)
Ogni quanto senti la tua Banca (o il tuo Consulente o Promotore) per fare un check-up dei tuoi investimenti?
Tu forse, per tua inclinazione personale, sei una persona che non vuole avere contatti troppo frequenti, o, magari, al contrario, hai bisogno di contatti più frequenti, di avere il polso della situazione e di monitorare il tutto da vicino.
Le tempistiche di contatto le devi decidere tu!
Devi avere ben chiaro che si parla dei tuoi soldi e, compatibilmente con orari e disponibilità tue e del tuo interlocutore, fissare un appuntamento alle TUE condizioni.
Io non sopporto che per parlare dei MIEI SOLDI io debba andare DOVE dicono loro, QUANDO dicono loro e magari parlare con una persona mai vista prima!
Inoltre i contatti non dovrebbero essere sempre e solo con lo scopo di collocare qualcosa.
Ci sono anche contatti “sociali” per controllare che tutto proceda per il meglio, non solo l’ambito economico-finanziario. In questi casi poi, di solito, scaturisce sempre la domanda “lavorativa” o la richiesta, ma non è quello lo scopo per il quale chiamo i miei clienti.
Tu perché vieni chiamato dalla tua banca?
-
Eventi
Ovvero: come ti “coccola” la tua banca?
Se tu sei solo un numero avrai a malapena (e se te la vai a prendere in filiale) l’agendina a fine anno. Organizzano mai degli eventi, delle riunioni, delle cene con il semplice scopo di ringraziarti, di valorizzarti, di, perché no, fidelizzarti?
Io credo fermamente che la relazione con il cliente, affinché non sia solo un “numero” vada coltivata e credo, anche, che non ci sia modo migliore di un evento.
Io ne organizzo di due tipi: informativo e ludico.
Quelli informativi sono quelli nei quali, per l’appunto, fornisco informazioni, do la mia chiave di lettura in merito agli eventi che potrebbero influenzare i risparmi dei miei clienti.
Grecia, Cina, Euro VS Dollaro, Materie Prime, Tassi sono stati, e certamente saranno ancora, argomento delle riunioni che tengo.
Informare è il mio unico obiettivo in questo tipo di incontri. Spesso poi si rivelano essere dialoghi più che monologhi; infatti mi piace che a queste riunioni partecipino non più di 20 persone, proprio per riuscire anche ad ascoltare domande ed opinioni degli intervenuti.
Quelli ludici sono i miei preferiti!
Sono quegli eventi che organizzo a teatro offrendo uno spettacolo, a cena organizzando qualcosa di speciale, magari in una location particolare, sportivi (far guidare una Ferrari ha sempre il suo bel fascino), ecc.
Nei primi mostro, come è giusto che sia, la mia professionalità e la mia visione attuale dei fatti, nei secondi la fa da padrone la relazione, il riuscire, attraverso un momento non lavorativo, a dire “grazie” e “io ci sono”.
L’ultimo evento della tua banca al quale hai partecipato?
Questo è il mio pensiero e credo che traspaia anche il mio modo di lavorare, il modo nel quale mi piace intendere la mia professione ed il mio accompagnare i clienti da oggi fino al raggiungimento dei loro obiettivi; senza limiti territoriali o temporali.
Se la tua banca non lavora così o se vuoi, semplicemente mettermi alla prova hai, qui sul blog o nel web, tutti i canali per contattarmi.